N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 167° Dicembre 2024 Anno XIV°  

Cinzia Diddi 25 Novembre 2024 , intervista

 La Stilista Cinzia Diddi ha sempre organizzato eventi a favore dí associazioni che si occupano di violenza sulle donne.

Quest’anno non ha scritto niente sui suoi social il 25 di novembre, 

perché la Donna si rispetta Sempre non solo quel giorno.

Cinzia Diddi 25 Novembre 2024 , intervista
Lei è un’attivista…si occupa già da molto di violenza sulle donne.
Ci sono donne che riescono ad uscirne?
 
Ognuno di Noi ha una grandissima forza.
Accade ogni volta che usiamo le debolezze, i difetti e quelli che a prima vista sembrano fallimenti per ripartire proprio da questi con tutte le energie che abbiamo. È così che le potenzialità inespresse manifestandosi diventano una vera fonte di forza presente in ogni essere umano.La vita quotidiana ci mette davanti a una varietà infinita di prove, dalle più concrete alle più intime e spirituali, ognuna delle quali può diventare un propulsore per spingerci al largo.  
L’essere vivente e l'ambiente sono inscindibilmente legati e si influenzano reciprocamente. L'ambiente è come un'ombra che riflette l'essere vivente e se il corpo è piegato, lo sarà anche l'ombra. Se uno specchio ci rimanda un'immagine storta, non c'è altra scelta che raddrizzare il corpo che la riproduce, invece che prendersela con lo specchio. È una determinazione forte e concentrata che innesca grandi trasformazioni , ogni essere umano è dotato di un grande potere e coraggio.
È animata da questo coraggio che ho deciso di occuparmi di violenza sulle donne.
 
Cosa succede a molte di esse ?
 
Molte donne vivono in silenzio quel calvario che poi le porterà alla morte, eh già , perché anche quelle che sopravvivono muoio, muoiono dentro.
Muore la loro personalità, muore la loro dignità, muore la loro indipendenza, muore la loro allegria,muore la loro voglia di vivere, ma per senso di pudore e per desiderio di farsi forza, per la voglia di continuare a combattere , per vergogna non raccontano, fanno finta di stare bene, che non stia accadendo nulla di così catastrofico e quando dopo un lungo percorso arrivano a “denunciare” magari dopo anni di soprusi , non vengono credute.Questa si chiama violenza istituzionale.Esatto non vengono credute!Ti imbatti in persone che credono di capire come tu possa essere stata e la prima domanda che ti fanno ,  quando racconti ,violentandoti ,gli accaduti, è:Ma non potevi denunciare prima?!
 
Perché le Donne non denunciano?
 
Il mio ex è un uomo violento, pericoloso, presente solo per seminare terrore , nessun mantenimento mai dato ai nostri figli, ma niente tutele dallo stato.Il giogo era terribile , qualunque cosa che mi era concessa se fatta con Lui, si trasformava in motivo di discussione se fatta in autonomia. E così arriva il primo schiaffo, le mani al collo, le urla, parole soffocanti e tu che sentì confusa la sua voce , la senti quasi lontana , a rallentatore.
Se non dici “NO” è finita.
Ma anche se dici “ SI “ è finita.
 
 
Iconico abito che la stilista Cinzia Diddi ha realizzato per la lotta al femminicidio.
 
Pubblicato: 06/12/2024
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