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Intervista ad Alessia Arati: scrittrice.
"Sola,ma pur sempre con te" il suo libro , edito da Albatros il filo.
L'immagine che vuoi rendere di te: Chi sei.
La caratteristica che più di ogni altra mi contraddistingue è sicuramente la sensibilità. Un'arma a doppio taglio perchè se per un verso ti porta a percepire le esperienze e le persone in una forma più profonda ed empatica, dall'altra ti espone a sofferenze maggiori. Ma ti regala uno scorcio sul mondo che merita l'affaccio. L'altra è la passionalità, che al di là della sua accezione più letterale e fisica, per me equivale all' essere appassionata, della vita, delle cose che fai, di chi ti relazioni.
Di che segno zodiacale sei?
Ariete ascendente sagittario. Ovvero fuoco ascendente fuoco. Un'incendio vero. Colore rosso vermiglio, pianeta il guerriero Marte. Sanguigna, energica, impulsiva, coraggiosa al limite della temerarietà perchè convinta delle proprie ragioni,scarsamente diplomatica, sovente in grado di ricadere in errori già commessi ma sempre pronta a riprendersi ed a rialzarsi.
Chea tipo di pizza è la tua preferita'?
Funghi. Perchè è un connubio tra la mediterranea pomodoro/mozzarella e il sapore di bosco dei funghi.
Breve storia della tua carriera professionale
Ho conseguito il diploma in liceo classico e ho proseguito con studi in materie umanistiche e letterarie. Mi sono impegnata in più fronti, da una carriera nell' ambito del commercio e delle pubbliche relazioni, a lavori di fotomodella, all' impegno sulla difesa e la salvaguardia dei diritti di tutte le specie animali. Ho mantenuto sempre vivo l' interesse per la letteratura e la scrittura, tramite la correzione di bozze, la revisione di testi e la personale realizzazione di opere.
Il tuo sogno di donna.
Il mio sogno è sicuramente quello di incontrare il principe azzurro delle favole. Perfetto in ogni suo aspetto, bello, coraggioso, delicato nei modi e nei sentimenti, sinceramente devoto e protettivo. Un' utopia? forse, ma se è un sogno, lasciatemelo immaginare.
Il tuo abito preferito e perchè
L'abito con cui mi sento più a mio agio è il tubino. Se rosso, meglio. Se di pizzo, meglio ancora. Mi piace l'abito da sera, perchè presuppone una serata speciale, l'eccezionalità di un' atmosfera esclusiva sia che ricorra un contesto conviviale e di aggregazione, sia galante.
Il tuo scrittore preferito e perchè
E' Marguerite Duras. Amo l'anticonformismo di questa donna, il suo stile spoglio, diretto e con ampie digressioni. La sua capacità di condensare in poche battute e nell' immediatezza delle descrizioni stati d'animi complessi e tormentati. Il suo più celebre lavoro "L'amante", rimane per me modello di una narrativa di pathos, trasgressione e penetranti note d'amore.
Come è nato in te il desiderio di scrivere il libro......
L' impulso a scrivere è un'attitudine che ho manifestato e assecondato sin da piccola. La volontà di concretizzare in un' opera non è mai stata un' idea diretta e sapientemente progettata. E' nato tutto come un' annotazione di pensieri su un block-notes,una sorta di reale diario privato,che ha preso a mano a mano un' identità a sè quasi autonoma dalle mie facoltà. Mi piace pensare che abbia avuto una sua ragione di esistere, come se fosse stata scritta a due mani. In effetti questa ipotesi potrebbe non divergere troppo dalla realtà, dato che il romanzo trae origine da un fatto realmente accaduto e segue una scia autobiografica rivisitata da un piano mentale che vede ed estende oltre. Non bisogna andare molto lontano per comporre una qualsiasi forma d'arte, la vita prima o poi confermando o cambiando le dinamiche che aveva tracciato, ti fornisce l' ispirazione e la spinta a creare e immortalare.
Breve recensione di "Sola,ma pur sempre con te" .
Il libro si intitola "Sola,ma pur sempre con te" ed è edito da Albatros il filo. Un gruppo al femminile è sceso in campo Domenica 29 novembre presso la galleria d'arte Akbar di Roma per promuovere quest'opera che ha visto presentatrice della serata l'autrice Giorgia Sbuelz,i brani estratti dal testo affidati alla lettura dell'attrice Giulia Clemente e l'organizzazione curata da Monica Wolfschorndlova.
Il libro affonda le radici nel romanzo d'amore classico per districarsi poi nei sentieri più intimistici e psicologici della mente e della coscienza. L'analisi della ragione, dei sentimenti e dei labili confini che li governano fonde realtà e inconscio, abolendo ogni barriera tra quella che è la percezione e la sua rielaborazione. Il racconto d'amore parte al contrario, con una perdita. La protagonista, in una sorta di flash-back che sovrappone i piani temporali, ripercorre le tappe più significative della storia con il suo amato,scomparso in circostanze accidentali, dall' incontro, alla nascita del sentimento, ai dettagli di un futuro che aveva sempre più le sembianze di un passo a due, fino a spostare arbitrariamente l'asse su se stessa, sui vuoti, le assenze e i tentativi di riassemblare che un evento del genere trascina con sè. Nel parlare con lui e di lui, lei ritrova una sè a tratti familiare a tratti sconosciuta, che si dimena nel ricordo di chi era e nella realtà di chi sarà. Che volto ha il dopo amore? L'inizio che coincide nella fine, e la fine può contenere un nuovo inizio? Può un evento tragico portare alla luce qualcosa di nuovo? Il viaggio nelle emozioni che appaiono vive a dispetto dei fatti, porta la protagonista a chiedersi fino a che punto la morte possa agire, su un piano corporeo è visibile, ma davvero può arrivare così a fondo? E' lei o sono nostri i limiti che dobbiamo superare?..
Impegni professionali in cantiere.
La pubblicazione di un libro non è un traguardo ma la prima tappa di un percorso. L'obiettivo è di promuoverlo e farlo conoscere a quanti vorranno condividere questo vissuto. Ma non solo, un'opera nasce in una forma, in questo caso scritta, ma può rinnovarsi in molte altre, cambiare pelle non trasgredendo mai alla sua natura,bensì ampliandone i contenuti e valorizzandola. Posso pensare alla forma teatrale, adattandosi come testo, o a quella cinematografica, acquistandone in sintesi, immediatezza e tempi di ricezione. Posso pensare anche ad una ulteriore ristampa che la rifinisca o la riporti massimamente in auge, facendole vivere ancora i fasti dell' esordio. C'è nell' aria certamente l'idea di scrivere ancora, cimentandomi anche in un genere nuovo, ma lascerò che l'ispirazione corra sul filo fermandosi al punto d' impatto. L'arte richiama arte, non ama i figli unici, le opere vanno seguite ma è l' imprenditore ad essere votato al progetto, l'artista lo è a creare ancora.
Cosa vorrei che pensasse il lettore arrivato all' ultima pagina?
Che il dramma non è la morte, ma ciò che si assopisce dentro mentre siamo ancora in vita. Non cercate ragione nei sentimenti, perchè è una contraddizione in termini, i sentimenti nascono fuori dalla logica, e per questo si elevano e si incanalano fuori dai parametri tradizionali, superando interessi, paure, blocchi, differenze di età, cultura, ceto sociale, vita. E' qualcosa di magico, inspiegabile, il sentire.. è un non-senso che acquista senso nell' incontro. Non lasciatevi sfuggire volontariamente ciò che di vero mi smuove dentro, in quel caso,solo in quel caso, potreste perderlo per sempre. Non vivete nell'illusione che tutto appassisce nel tempo, la familiarità non è nei volti, ma nell'anima, lo sconosciuto alla porta che mentalmente rifiutate, potrebbe bussare una melodia stranamente accordata.. a voi.
Giulio de Nicolais
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