N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Il Mondo Arabo diviene Fashion Moda e il Velo, Glamour

Il Mondo Arabo diviene Fashion Moda e il Velo, Glamour

by Sabina Fattibene

La moda del secolo Novecento ha avuto il predominio dei Couturiers e degli stiliti di alta moda parigina, che hanno dettato le regole del vestire diffondendo la Moda Occidentale in tutto il Mondo in fatto di lusso e gusto.

Nel nuovo secolo il XXI abbiamo visto come la globalizzazione ha portato la Moda verso nuove frontiere e contaminazioni tra ideazione, creatività e manifattura.

Oggi i paesi come la Cina, l'India, la Turchia ed i Paesi Arabi, sono pronti a ricevere non solo suggestioni e prodotti ma anche ad affermarsi nel Global Fashion con una propria caratteristica.

Negli anni prima del 2015 sino al 2016, nel mondo della Moda, la Cina ha fatto da padrona: molti stilisti occidentali si sono ispirati agli abiti tradizionali cinesi, aderenti, con colletto alla coreana, con i bottoni che scendono in diagonale verso l'ascella, abiti apprezzati dalle donne occidentali, anche se reinventati e rivisitati dagli stessi stilisti.

Scegliere di creare moda in stile cinese è anche strizzare l'occhio ad una Cina dove si è propensi a spendere per il mercato del lusso, dei capi ed accessori firmati, un grande business per il mondo della moda.

Però tutto si esaurisce e nuove curiosità appaiono all'orizzonte, ed ecco che la Moda ha una nuova svolta, di cui si rendono partecipi i tanto chiacchierati Dolce e Gabbana, un tempo fautori dei "reggiseni a vista" della donna mediterranea con abiti scuri e pizzi.

Nel 2016 scuote la moda una vera rivoluzione tutta al femminile, basta con una donna sfacciata che mostra le sue nudità sotto trasparenze, si sceglie la donna tradizionale araba "pudica". L'attenzione passa alla cultura del coprire il corpo con un senso del pudore e modestia, che si trova solo nella tradizione araba, una cultura un tempo completamente trascurata. Grazie ad una società d'informazione e ricerca, Thomson Reuters scoprirà che i consumatori arabi spendono più di 300 miliardi di dollari in abiti ed accessori. Questo è bastato per capire che la popolazione musulmana è la nuova frontiera dei Fashion brand occidentali.

Il duo Dolce e Gabbana non perde tempo lancia il Ramadan Collection e la ModestFashion per creare una collezione tutta in stile etnico. Si utilizzano e rilanciano il thobe abito arabo e l'hijab il copricapo islamico come lwar Kameez la tunica portata sui pantaloni è un tipico capo indossato dalle indiane e musulmane che vivono a Londra, ma è anche un capo che diventa un comodo abito indossato dalla nuova classe borghese. Negli ultimi anni si è sempre più sviluppato il fenomeno del consumo islamico che crea dei legami tra religiosità e moda. Incoraggia le donne musulmane sia ad essere coperte che ad essere alla moda, modeste ma attraenti.

Le vecchie forme severe più spesso sono sostituite da tecniche più glamour.

Sembra strano che in un momento in cui le donne arabe vogliano liberarsi da veli e tuniche, la Moda esalti questo abbigliamento.  Sono solo alcuni, infatti,  i Paesi più rigidi sul modo di vestire come l'Iran e l'Arabia Saudita, mentre negli altri come gli Emirati Arabi ed il Kuwait, meno rigidi, si intrecciano stili diversi, si dà origine ad un Oriente più occidentalizzato.

La modest Faschion è creata per le donne che amano vestirsi alla moda ma rispettando le leggi del Corano, tenendo presente il principio importante di coprirsi il corpo per pudore e modestia. Useranno l'Abaya, la lunga tunica che scopre solo il capo e i piedi e le mani, e l'hijab un velo che gli scopre solo il viso, che però non sarà solo nero e bianco,ma avrà colori vivaci e fantasie. Nessun capo Skinny mette in risalto le curve,anche se è una moda eclettica che ha gli Abaya (le tuniche) stampate con colori affiancati ai tailleur occidentali con le gonne oltre il polpaccio e i veli che sono indossati su outfit anticonformisti. Questo tipo di trend non è passeggero ma tutt'altro è un fenomeno crescente, considerando che negli anni è previsto un aumento della popolazione musulmana a livello dei cristiani, che negli anni li supererà di gran lunga. Saranno i nuovi ricchi del futuro, tanto da permettersi di spendere in shopping cifre importanti,previsti 484 miliardi di dollari, un giro d'affari vasto con grandi opportunità di profitto. Il mondo islamico da essere territorio inesplorato è diventato terreno di conquista dei vari brand occidentali, tra i più apprezzati dalle donne Mussulmane ci sono Carolina Herrera e Cèline, ma anche le collezioni Armani e Chanel hanno dei pezzi bellissimi perfetti per il modest market. Naturalmente è importante la cura con cui si realizzano gli abiti, i materiali e le rifiniture.

Questa rivoluzione femminile porta le giovani ragazze a volere intraprendere un percorso moda diventando delle Fashion Art Director, specializzate in comunicazione visiva e strategia della Moda, una di loro è la italiana Silvia Feather appassionata di calligrafia araba, laureata in moda, specializzata in ricamo haute couture su abiti di stile islamico. Lavora da tempo con il mondo arabo con Il Cairo in Egitto, con la Giordania e l'Arabia Saudita, creando opere uniche di moda che sono un incontro ed un intreccio fra due culture: quella araba e quella italiana.

 
Pubblicato: 31/12/2023
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