by Sabina Fattibene
Con grande tristezza abbiamo appreso che Alain Delon, ci ha lasciato, l'attore più iconico del Cinema europeo, si è spento all'età di 88 anni nella sua tenuta di Douchy, sulla Loira, con accanto il suo cane, i figli la sua famiglia. Grande talento sullo schermo ma anche protagonista della sua vita, le sue storie d'amore lo hanno segnato. Sex Symbol a livello mondiale, inizia la sua carriera all'età di 22 anni, la sua bellezza da Angelo malvagio ha affascinato i più grandi registi della storia, Clement, Melville, Visconti, Antonioni. Il film “Rocco e i suoi fratelli "il suo lancio con Visconti, che con il “ Gattopardo” del 1963 lo rese un'icona di bellezza a livello mondiale, con l'indimenticabile personaggio di Tancredi. Film premiato con la “Palma d'oro” al 16° Festival di Cannes ,come miglior film. Tanti i premi ricevuti, da ricordare il “Premio Cesar” “per il migliore attore, il David di Donatello premio speciale, l'ultimo la “Palma D'Oro "alla carriera al Festival di Cannes nel 2019.
La sua vita privata si intreccia con quella professionale, nel 1958 conosce Romy Schneider, sul set del film “L'amante Pura”, ha con lei una lunga storia d'amore tormentata, di lei dirà che era la donna più importante della sua vita. Sposa Nathalie Delon nel 1964 ,l'unica donna che ha sposato. Il matrimonio finisce nel 1969, quando incontra Mireille Darc sul set del film “Addio Jeff”. La relazione durerà 15 anni, ci fu un legame di complicità e rispetto, anche dopo la separazione. Conobbe la cantante Dalidà nel 1956 a Parigi, ma la loro storia nasce 10 anni dopo a Roma, fu una storia segreta. Nel 1973 registrarono la canzone di Mina e Alberto Lupo “Parole Parole” in francese. Rimasero legati da profondo affetto per tutta la vita. La sua vita sentimentale è stata molto ricca e complessa ,costellata da diverse relazioni e flirt. Il suo fascino magnetico lo ha reso l'uomo più desiderato.
Nella carriera di Delon importanti sono stati gli incontri, appare nel suo percorso professionale un altro grande del Cinema, con cui nasce un sodalizio Paul Belmondò, fra loro non c'era rivalità ma una grande amicizia, insieme sono coprotagonisti in diversi film tra cui “Borsalino” .Sono stati una coppia di grande successo, complementari Delon il bello e Belmondò il brutto che piace.
Il Presidente francese Macron dice di lui ; “è un monumento francese.” Sarkozy ha dichiarato di Delon “ Irradiava lo schermo al di là dei suoi ruoli, aveva un talento, una sensibilità e capacità di incarnazione eccezionali. Poteva essere commovente, sottile, giusto.” Alain Delon diceva di essere: “Francese di nascita italiano di cuore", molto legato all'Italia per il successo dei film che ha fatto, è il modo di essere degli italiani.
Aveva però un'anima tormentata, una personalità autodistruttiva ha sempre cercato una sua identità. Nel 2017 si ritira dalle scene: “Ho l'età che ho-dichiarava- ho fatto la carriera che ho fatto, ora voglio chiudere il cerchio. Organizzando incontri di boxe, ho visto uomini che si sono pentiti di aver fatto un cambiamento di troppo. Per me non ce ne sarà uno di troppo”. La depressione però l'ho raggiunge, proprio dopo aver deciso di ritirarsi, per l'orrore di vedere allo specchio la sua bellezza sfiorire, nell'andare degli anni, ma anche per un problema di salute che lo mina psicologicamente, un ictus e la diagnosi di un linfoma ai polmoni, ché gli toglie la voglia di vivere, infatti pensa all'eutanasia. Riescono però a convincerlo a tornare in scena a Teatro con l'ex compagna Mireille Darc e la giovane figlia Anouchka. Ma certo per un attore che aveva dominato il Cinema europeo per anni con grande successo, il crepuscolo è stato difficile.
Amava molto gli animali ,questa una passione che ha condiviso con la sua amica Brigitte Bardot, che di lui ha detto : “Perdo un amico, un complice un alter ego” Il divo francese ,come ultime volontà fa una richiesta; "Seppellitemi con i miei cani” essere sepolto nella tenuta di Douchy, dove sono sepolti i suoi 45 cani. Non ha voluto le esequie solenni di Stato, come è stato per Charles Aznavour , Johnny Hallyday e Jean Paul Belmondò.
Questa sua ultima richiesta è un gesto d'amore, sentimento che ha contraddistinto tutta la sua vita, anche se in questo caso ha scelto di essere per l'eternità con i i suoi amati cani: “Tutta la mia vita è lì, nelle tombe dei miei cani” aveva dichiarato, e nei suoi cani aveva trovato un amore vero e sincero.