N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Centro Studi AKHENATON. Presidente, Avv. Emanuela FANCELLI. II° intervista

 A cura di Patrizio Imperato di Montecorvino

Centro Studi AKHENATON. Presidente, Avv. Emanuela FANCELLI. II° intervista

Buongiorno avvocato Fancelli e grazie per questa seconda intervista. Incontrovertibile segno della sua vicinanza a quanti possono solo a distanza partecipare a incontri che de visus auspichiamo poter riprendere per umanamente ri-sintonizzarci. Un segno, al momento, di una empatica presenza a quanti, consociati e simpatizzanti, sono interessati alle attività, come anche ai bisogni, di utili sinergie a pianificati progetti e loro altrettanto fecondo decollo.

Pertanto, di seguito all’ultima intervista, vorrei qui proseguire nel chiederle quali tra le novità auspicate il Centro Studi Akhenaton ha realizzato e quali, tra quelle in itinere, ritenga possano trovare una piena consolidazione con la realtà del Territorio. Innanzi tutto voglio ringraziarla per l’attenzione alla nostra realtà associativa, nutrendo personalmente grande stima nei Suoi confronti.

"Tornando alla Sua domanda, invece, vorrei precisare che, in questo periodo, dove la crisi si è diffusa in tutti i settori e ha colpito tutti gli aspetti della nostra vita, creando una "nuova quotidianità", il Centro Studi Akhenaton ha concentrato le proprie energie nel "sociale", con iniziative a scopo benefico che gli associati hanno accolto e attuato con vero entusiasmo. Nel futuro, auspico che tali interventi si moltiplichino e che l'Associazione continui ad essere un sostegno concreto alle realtà più difficili. Da un diverso punto di vista, il progetto di diffusione delle informazioni,  come  cultura  ed  attualità,  procede  anche  grazie  alla trasmissione radiofonica da me ideata e condotta fin dallo scorso marzo 2020, L’Opinione; un programma trasmesso in diretta da Radio Centro Musica, un vero salotto di confronto che, prescindendo dalle opinioni e dalle appartenenze politiche, è una occasione di crescita culturale".

Fra le varie opzioni e finalità da lei indicate quali, fra queste, ritenga poter concretamente corrispondere e con dovuta priorità?

"La priorità è sicuramente operare nel sociale, con aiuti concreti e mirati, parallelamente con l'ideazione di nuovi progetti. Non si può prescindere dalla circostanza che, ad oggi, le restrizioni necessarie per far fronte alla pandemia, condizionano l'attività dell'Associazione, basti pensare all'impossibilità o non opportunità  di organizzare eventi, quindi, oggi, procediamo come la legge ci consente, con “incontri a distanza”, ma spero di poter organizzare a breve iniziative live".

In termini di cooperazione, quali realtà accademiche e/o culturali, al momento, sono parte attiva dei progetti?

"L’Associazione non esaurisce la sua attività nella beneficienza e nel progetto di diffusione del sapere, ma sostiene altresì attivamente i vari progetti degli associati e partecipa ad altri di diverse associazioni.

Vede… nonostante il difficile momento che stiamo vivendo, gli associati mantengono il loro entusiasmo; ho detto di aiuti concreti e di beneficienza, ma l'aiuto concreto è anche offrire opportunità di lavoro.

Alcune realtà hanno ideato e sviluppato progetti in tal senso, con grande orgoglio per noi tutti.

Spero di poter presentare, a breve, una di queste iniziative al pubblico".

Fra questi percorsi, necessari anche ai fini occupazionali, quali potrebbero favorirel’integrazione? Quali, altresì, per fronteggiare i pregiudizi di orientamento etnico; culturale; religioso; affettivo; sociale; ovvero, erroneamente “dette” sulle diversità?

Quando si parla di "diversità", non posso negare che nella società esistano dei pregiudizi; personalmente, nutro la speranza, forse sarà una utopia, che si  possa  guardare alle persone per come sono e non per la loro  appartenenza ad altro, che sia un partito, una religione o un etnia specifici. Il confronto che incoraggio nell’Associazione, ma anche nella trasmissione che conduco, nonché l'attività dell’Associazione stessa, vogliono essere una espressione di questo pensiero comune a tutti gli associati.

In ordine all’occupazione professionale, vi sono programmi volti a tal fine? Inoltre, con quali le istituzioni o aziende ritenga poterli operativamente renderli spendibili?

"Torniamo ai progetti dell’Associazione… Innanzitutto colgo l’occasione, anche questa volta, di ringraziare, per la sua fiducia, il Presidente Onorario dell’Associazione, l’Avv Llorenc Lluell; aggiungo che, per me, è un grande onore, come Presidente del Centro Studi Akhenaton, poter, a mia volta, sostenere, divulgare e, nei termini in cui è possibile, partecipare ai progetti degli Associati. Spero, come ho detto, di poter presentare a breve uno di questi. Per ora voglio anticiparne l’importanza a livello sociale, perché si porrà come occasione sia di lavoro che di sviluppo della personalità, con una ampiezza di veduta che mi ha favorevolmente colpito; un progetto in grado di coniugare tradizione ed innovazione, ma, se anche è evidente il mio entusiasmo, non posso aggiungere altro per ora.

Confido che la prossima intervista sia ad entrambi!"

Infine, considerando che molti, tra i membri del Corpo associativo da lei presieduto, risultano essere intellettuali di spessore e di grande esperienza scientifico-professionale, vi siete posti nell’ideazione di una sinergica pianificazione didattica dei temi trattati ancorché peculiari del Centro Studi?

"In questo periodo la pianificazione a lunga durata cede il passo ai programmi a breve tempo, perché rispondono in modo più efficiente a questa particolare realtà. Il mondo del lavoro è cambiato, la stessa CEI ha evidenziato la necessità di ripensare il mondo del lavoro. Questo concetto è stato espresso chiaramente anche da S.E.R. Mons. Antonino Raspanti in una delle puntate della trasmissione da me condotta.

L’economia, allo stesso modo, ha assunto aspetti nuovi, pensiamo ai mercati “telematici”, alle cd. criptomonete, all’arte digitale.

Pensiamo infine al mondo della “salute”, a come questa Pandemia che uccide e divide, ci ha costretti a rivedere non soltanto la normativa ed i protocolli sanitari, ma anche il nostro modo di vivere la malattia.

Dunque… viviamo giorno per giorno una realtà in rapida trasformazione e i nostri progetti, per essere sempre attuali, devono tenere il passo. In questo periodo, ad es., parliamo spesso di economia, istruzione, vaccini e di organizzazione sanitaria; su questi argomenti, sono intervenuti nella trasmissione l’Opinione, da me curata in ogni aspetto, alti esponenti della Curia, quali il Cardinale Fernando Filoni, il Cardinale Raymond Leo Burke, il Vescovo della Diocesi di Roma Mons. Dario Gervasi, ma anche politici, moltissimi e sempre disponibili, medici, ed, in generale esperti del settore, quali l’illustre economista francese Jacques Attali, il professor Marco Carlomagno, il Presidente Paolo Uggè, il Pres. Mario Baccini e l’On. Maria Teresa Baldini, medico chirurgo. Il progetto di diffusione delle informazioni si è concretizzato proprio nel momento in cui i vari ospiti, esperti nel loro settore, si sono resi disponibili a rispondere alle domande degli ascoltatori. Ad esempio, in tema di vaccini, l’On. Maria Teresa Baldini, oncologo conosciuto ed apprezzato, ha gentilmente, e con competenza, risposto agli ascoltatori, quasi sempre in cerca di un chiarimento anche in merito alle voci che circolano sul web.

Non posso dire quali argomenti affronteremo nei prossimi mesi, ma mi auguro di poter presto iniziare una puntata con la frase 'C’era una volta la Pandemia'."

Il  tempo  ha  raggiunto  il  suo  limite, 

la  ringrazio  per  il  tempo dedicatoci e Ad Majora Semper.

 

Pubblicato: 04/05/2021
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