N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 167° Dicembre 2024 Anno XIV°  

CONTROSPIONAGGIO E DIFESA DELLA LIBERTA'

CONTROSPIONAGGIO E DIFESA DELLA LIBERTA'

by Giulio de Nicolais

Ubi societas ibi ius, ubi ius ibi lex, Ubi lex ibi libertas. La società romana era un classico esempio di ciò, dato che, a differenza dei popoli barbari, aveva leggi scritte in appositi codici e le leggi garantivano il rispetto della Persona, e della sua libertà sancendone i confini. Anche oggi  nelle moderne Democrazie,  funziona allo stesso modo. Affrancato dagli stereotipi in cui la storiografia la costringeva, la moderna azione del Controspionaggio, svolta da professionisti, tende a garantire nel tempo da intrusioni esterne, delinquenziali o nemiche, i  confini di questa libertà sancita dalla legge (sia individuale nella sfera del cittadino, sia comune nella sfera più ampia della società civile della Repubblica, sia nell’attività economica e commerciale).

“Ubi societas, ibi ius” è una locuzione latina che significa “dove c’è una società civile, lì vi è il diritto“. Ogni società non può che fondarsi sul diritto, non può esservi alcuna società civile che non avverta l’esigenza di regolamentarsi, di porre in essere un sistema di convenzioni orali e scritte che ognuno debba rispettare a garanzia del libero vivere comune, cioè del libero vivere di ciascuno nel rispetto della libertà dell’altro. La locuzione deriva dalla frase “Ubi homo, ibi societas. Ubi societas, ibi ius. Ergo ubi homo, ibi ius“. Il principio è di origine romanistica e sta ad indicare come l’uomo abbisogni necessariamente di regole giuridiche per poter vivere. Di fatti se l’uomo è un “animale sociale” per usare una espressione di Aristotele, ossia necessariamente deve vivere con altri uomini e si relaziona costantemente con altri uomini. Per poter fare tutto questo è necessaria la creazione di regole. Da qui l’espressione “ubi societas ibi ius”, ossia laddove vi è società allora lì vi è diritto.

Ubi ius ibi lexè una locuzione latina che significa “Dove c’è il diritto là c’è la legge!” La società romana era un classico esempio di ciò, dato che, a differenza dei popoli barbari, aveva leggi scritte in appositi codici. Anche gli Stati attuali fondati sul diritto hanno codici e convenzioni che regolano i rapporti della vita civile dei propri cittadini, garantiscono la proprietà privata, regolano la vendita, definiscono i rapporti tra i coniugi, garantiscono i diritti della Persona fisica e della Persona giuridica, delle Associazioni, delle Società, della Successione e di ogni altra qualsivoglia situazione del vivere comune e dei rapporti tra il cittadino e lo Stato, i rapporti tra Stati.  Ciò che non è ben sancito dall’articolo di un codice, è indicato dalla sentenza  di una Corte, dalla Giurisprudenza.

Ubi lex ibi libertas.  Dove c’è la legge, dunque c’è la libertà sancita dalla legge sia quella individuale visibile nella sfera del cittadino, sia quella comune da raffigurarsi nella sfera più ampia della Società civile della Repubblica, sia nell’attività economica sia in quella commerciale.

La moderna azione del Controspionaggio, svolta da autorizzati professionisti, tende a garantire nel tempo da intrusioni esterne, delinquenziali o nemiche (spionaggio), i  confini di questa libertà sancita dalla legge. Al controspionaggio si ricorre, quindi, quando si crede o si è appurato di essere vittime di comportamenti di spionaggio diretto o indiretto, senza che comunque si voglia rendere noto al nemico di aver effettuato la scoperta di un suo piano e quindi senza smascherarne i propositi, prendere delle contromisure a salvaguardia della libertà.

Le innovazioni tecnologiche che ogni giorno incidono sulla nostra vita, se da una parte la rendono sempre più soggetta a una vulnerabilità della propria privacy e riservatezza, dall’altra offrono ancora più sofisticate soluzioni affinchè tali illiceità vengano smascherate e legalmente messe al bando dall’autorità giudiziaria competente, anche se, talvolta, le azioni di spionaggio – una volta rese note, nel caso lo si ritenga opportuno – sono il miglior deterrente per evitare che soggetti interessati possano ledere la riservatezza delle proprie azioni, conoscenze e comunicazioni, a livello strategico, operativo o più semplicemente privato (cioè riferito alla vita privata di tutti i giorni). Non solo deterrente ovviamente, ma anche possibilità che i soggetti mandatari delle azioni di spionaggio (soggetti singoli o Stati) si ritirino da tali operazioni, rinunciando di fatto ad azioni scorrette.

Pubblicato: 15/07/2012
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