Falcone: Oltre la Giustizia, il Ricordo
“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola” Giovanni Falcone
di Patrizio Imperato di Montecorvino
Lo scorso 23 maggio si è celebrata, con il Premio “Oltre la Giustzia: il Ricordo”, indetto e partecipato nella Scuola di Formazione e Aggiornamento per il Personale dell’Amministrazione Penitenziaria, e, ad egli Intitolata, la memoria del noto magistrato Giovanni Falcone; imperiture testimone di uno Stato che anche in Egli ha trovato probabile coraggio e Sua verosimile responsabilità, degna di un popolo ancora in attesa di una più concreta partecipazione delle Sue afferenti autorità politiche ed istituzioni che, nella fattispecie, trovano nella destabilizzante era della globalizzazione una fanta geopolitica i cui postumi renderanno ragione di un più marcato oblio per le più elementari urgenze di una “Giustizia” ancora in attesa di un fattivo Corpus, testé partoriente. Il programma, moderato dal dirigente della Scuola di Formazione, dott.ssa Laura Brancato, si è svolto in due significativi momenti, ovvero, sia avanti alla teca, di proprietà del Ministero della Giustizia, che contiene l’autovettura del giudice Falcone, oggetto dell’attentato che nell’aula magna della Scuola che ha visto la partecipazione sia degli alunni delle scuole locali intitolate a “G. Falcone” sia delle autorità presenti quali il dr. Luigi Pagano, vice capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; il dr. Riccardo Turrini Vita, direttore generale del Personale e della Formazione e don Virgilio Balducci, Ispettore Generale dei Cappellani. il Premio, "Oltre la Giustizia: il ricordo " è stato un peculiare momento sia di educazione alla Legalità (auspico non solo per gli studenti) e sia per non dimenticare la memoria di chi si è fatto vero portavoce della Legalità. Pertanto, questa vissuta e partecipata giornata della Commemorazione delle vittime della strage di Capaci, ha visto anche la partecipazione di questi 200 studenti che, unitosi, hanno aderito all'invito attraverso la presentazione di messaggi, disegni, poesie, pensieri in memoria di Giovanni Falcone“, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta che hanno perso la vita nel brutale attentato mafioso del 23 maggio 1992. Gli elaborati orneranno il pino ubicato in adiacenza della teca che ospita la "Croma" bianca sulla quale viaggiavano Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Detta celebrazione si è svolta in piena sintonia anche con "L'Albero di Falcone" di Palermo, che accoglie pensieri e poesie in memoria delle vittime. I primi 3 studenti classificati parteciperanno a una giornata di allenamenti messa a disposizione dalle Società di Calcio AS Roma e SS Lazio. Alcuni anni fa "La Croma" fu sottoposta a un intervento di restauro conservativo da parte del DAP che predispose un progetto di allestimento presso la scuola di Formazione di Roma. Nel 2012, in occasione della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, avvenne la cerimonia di scoprimento della teca. Da allora, la Scuola di formazione accoglie le visite degli studenti in un percorso di educazione alla legalità congiuntamente al personale di Polizia Penitenziaria che opera presso l'istituto di formazione. Gli istituti scolastici che hanno partecipato al premio sono: Istituto Comprensivo Velletri Centro - Istituto Comprensivo "Giovanni Falcone" – Roma - Istituto Comprensivo "Falcone e Borsellino" - Roma - Istituto Istruzione Superiore "Anagni" - Anagni (RM) - Istituto Comprensivo Statale "G. Falcone e P. Borsellino" - Vignanello (VT) - Istituto di Istruzione Superiore "P. Borsellino e G. Falcone" - Zagarolo (RM) - Istituto Scolastico SS Giovanna e Elisabetta ROMA - Istituto Scolastico Liceo Scientifico "G. Galilei" - Lanciano (CH) –
Inoltre, hanno partecipato: Aldo Montano, atleta schermidore e campione olimpico delle Fiamme Azzurre; Massimo Dapporto, attore interprete del film “ Giovanni falcone, l’Uomo che sfidò cosa nostra”; Giuseppe Costanza, sopravvissuto alla strage di Capaci, la cui testimonianza ha oltremodo destato grande interesse e partecipazione in tutti i convenuti, poiché ha riportato inedite conversazioni dimostrative tanto dell’umanità del dr Giuseppe Falcone quanto della sua semplicità di uomo ma di sciente magistrato e senza tralasciare il fatto di averlo visto, nel corso della sua attività di magistrato, isolato dalle istituzioni. Il sig. Costanza ha dichiarato che resta ancora in attesa di avere ulteriori notizie dalle autorità che procedono alla effettiva e concreta ragione causale di tale efferato atto.
Pubblicato: 03/06/2014