N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Ucraini In Crimea, arrivano dal mare per aggirare la Linea Surovikin?

Ucraini In Crimea, arrivano dal mare per aggirare la Linea Surovikin?
E' di ieri la notizia che truppe speciali ucraine siano sbarcate nella notte sulle rive della Crimea occupata dalla Russia e, raggiungendo gli obbiettivi prefissati, causando perdite al nemico, abbiano poi issato anche la bandiera dell'Ucraina sulla terra di Crimea, la beffa di Kiev ai russi nel giorno dell’indipendenza, come a dire che la liberazione della penisola possa veramente essere ormai dietro l'angolo. 
 
Di due giorni fà è invece la notizia che l'Esercito Ucraino abbia liberato in Zaporigia il centro abitato di Robotyne, facendo indietreggiare le forze armate russe oltre la prima linea di difesa della Linea Surovikin, almeno in quella zona del fronte. E'questo un successo ucraino fortemente voluto e dal valore tattico. La struttura russa di difesa delle regioni occupate in Ucraina si articola  su 3 linee difensive parallele fortificate, complessivamente denominate Linea Surovikin. La presenza di questa struttura sta rallentando moltissimo la controffensiva ucraina con la perdita di uomini e mezzi. 
 
La linea di contatto tra eserciti Ucraino e Russo nelle province orientali dell'Ucraina dalla Zaporigia a Kharkiv corre lungo più di 200 km; lungo questa linea rossa si stanno svolgendo scontri sanguinosissimi come quelli di Sieverodonesk e di Bakmut, che hanno caratterizzato tutto l'inverno 2023, quindi quello di Adiivka, ed in seguito di Pryutne, Staromaiorske, e molti altri villaggi fino a giungere all'acquisizione di questi giorni dei villaggi nel centro abitato di Robotyne. Tutto ciò assieme ai quotidiani attacchi e bombardamenti con artiglieria jet, Himars, cannoni calibro 155 Nato e dall'alto con Droni anche Kamikaze, dei centri di comando e dei depositi munizioni russi, delle strade e dei ponti nelle retrovie del nemico, questa azione bellica ucraina si può identificare con la cosiddetta "guerra di attrito", tesa a logorare il nemico, nel tempo, per poi farlo cadere. 
 
Le truppe ucraine stanno avanzando nelle direzioni di Novodanilivka-Novopokrovka e Mala Tokmachka-Ocheretuvate.
 
Tuttavia ci vorrebbe da parte di Kiev l'apertura di un ulteriore "fronte di Crimea", oltre quello di Kherson che corre lungo l'estuario del fiume Dniepr, un fronte di alleggerimento, un fronte di aggiramento?
 
Il Nyt ha scritto in questi stessi giorni in cui il Washington Post, rilanciando le fonti dell'intelligence Usa, ha scritto nero su bianco: “l’Ucraina non riuscirà a raggiungere l’obiettivo principale dell’offensiva, la città chiave di Melitopol, il ponte verso la Crimea”. La causa di questa stima? Sarebbere la difficoltà che l'Esercito Ucraino stia trovando nel tentare di superare la linea Surovikin, cioè l'insieme di difese russe fatte di mine, di trincee e di bunker, costruiti in qusti ultimi due anni ma anche dal 2014 al 2022, linea che difende i territori occupati al di là del fiume Dniepr.
Questa linea di difesa che ricorda la Linea Maginot francese, sistema fortificato di frontiera costruito in Francia (1930-37), oppure la La linea Gustav, la quale fu una linea fortificata difensiva predisposta in Italia su disposizione di Hitler del 4 ottobre 1943 durante la campagna d'Italia nella seconda guerra mondiale. 
 
Queste linee di difesa fortificate furono in parte sfondate ma soprattutto "aggirate" per il raggiungimento della vittoria e dell'invasione della Francia nel caso della Linea Maginot francese, e nel caso della liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la Linea Gustav.
Quindi la storia insegna che l'approccio tattico per superare una linea fortificata nemica, è l'aggiramento, che nel caso specifico della mappa di battaglia della Guerra della Russia in Ucraina, potrebbe concretizzarsi in vittoria, come accadde nei due precedenti casi su esposti, potrebbe identificarsi con la parola "sbarco anfibio" in Crimea, tattica che consentirebbe all'Esercito Ucraino di aggirare la Linea Surovikin costruita dai Russi e di colpire l'Esercito della Federazione Russa alle spalle.
 
In questo caso, sarà necessario per l'Ucraina sopraffare consistentemente la Russia nel Mar Nero, distruggendo le 19 navi lanciamissili russe. Gli attacchi di droni ucraini nei porti di Novorussisk e di Sebastopoli andrebbero intensificati, attacchi che rammentano missioni eroiche italiane ad Alessandria e Suda, fatti dagli incursori della Regia Marina Italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i droni non c'erano e i sabotaggi nei porti nemici venivano fatti da uomini coraggiosissimi su mezzi speciali come i Siluri a lenta corsa detti "Maiali" o su MTM detti "Barchini", o camminando semplicemente sul fondo del mare, "Uomini Gamma".
 
Quando lo Stato Maggiore dell'Esercito e della Marina Ucraini, avranno il possesso del Mar Nero, solo allora potrebbero effettuare una manovra a "tenaglia" cioè invadendo la Crimea sia via terra, seguendo l'esempio dell'Esercito Tedesco nellautunno del 1941, esercito che non possedeva barche, sia via mare con una serie di sbarchi nelle coste occidentali della penisola, proprio come accaduto la scorsa notte in corrispondenza della località di Olenivka, un' area favorevole, equidistante dal fronte di Kherson e dal porto di Sebastopoli.  
Rammentiamo che usò la medesima tattica l'Esercito Alleato in Italia, prima sulle coste della Sicilia e poi in Calabria (operazione Baytown), quindi a Salerno (operazione Avalanche) ed ad Anzio dove l'invasione aveva l'obiettivo di aggirare le difese tedesche sulla Linea Gustav e favorire l'avanzata verso Roma.
 
Nella situazione attuale, qualora vi fosse un consistente successo in Crimea, gli strateghi di Putin sarebbero costretti a distogliere intere Divisioni dalla Linea Surovikin per fronteggiare il corpo centrale dell'Esercito Ucraino in Crimea e pertanto indebolendo la medesima Linea Surovikin, consentirebbero all'ala sinistra dell'Esercito di Zelensky di sfondare nelle regioni orientali occupate del Paese, raggiungendo probabilmente e più facilmente le ambite tre città di Melitopol, Berdiansk e Mariupol. 

Giulio de Nicolais d'Afflitto 
Il Direttore responsabile
Pubblicato: 25/08/2023
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