N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

L'Aeronautica Militare ricorda e rende onore all'Insurrezione di Varsavia del 1944.

 Delegazione polacca (Esteri e Cultura) lunedi 24 novembre a Roma dal Generale S.A. Pasquale Preziosa, Capo di SMA. Lapide commemorativa e cerimonia ufficiale martedi 25 nell'Aeroporto di Brindisi con il Comandante Logistico dell'AM, Generale S.A. Gabriele Salvestroni.

L'Aeronautica Militare ricorda e rende onore all'Insurrezione di Varsavia del 1944.

 L'evento del 1944 rivisto in prospettiva storica


1 Agosto - 5 Ottobre 1944: i patrioti polacchi insorgono contro l'occupazione tedesca a Varsavia, prima capitale europea ad aver imbracciato le armi contro la Wehrmacht e le SS. L'odierna cerimonia internazionale di commemorazione a Roma e a Brindisi, si incardina nel 70mo anniversario di uno dei piu' significativi episodi di opposizione armata al Nazismo, giustamente richiamata in Polonia a livelli fieramente identitari nell' immaginario collettivo popolare. Com'e' noto, i Sovietici che pure erano arrivati sulla sponda della citta' oltre la Vistola, non intervennero. I Tedeschi ebbero cosi' il tempo per riorganizzarsi e reprimere ferocemente gli Insorti, radendo al suolo buona parte della capitale polacca. Solo a quel punto l'Armata Rossa entro' in campo, avendo ragione dell'avversario nazista ormai stremato su piu' fronti ed insediandosi con l'imposizione del regime comunista -- e' bene sottolinearlo -- in un Paese sin d'allora di interesse cruciale per la complessiva sicurezza europea. 

Se questo accadeva ieri, e' per altro verso a tutti noto come e perche' la Polonia sia potuta divenire, oggi, un Paese di assoluto rilievo per l'Italia ed un saldo pilastro dello scacchiere geostrategico europeo. Basti ad esempio pensare al ruolo che la Polonia tuttora svolge, concordemente sostenuta anche dall'Italia, per assicurare qualche forma accettabile di stabilita' nel contesto regionale dell' Ucraina. Ovvero e forse ancora di piu' al suo peso, alla luce del rimescolamento degli equilibri globali posti in essere dalle nuove minacce ed insidie con cui deve confrontarsi la NATO. Alleanza di cui la Polonia, come l'Italia, costituisce un importante tassello per il dispiegamento delle politiche di Difesa e Sicurezza comuni. 

Probabilmente non a caso il nostro Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha scelto precisamente l' 11 novembre per essere presente a Varsavia, accompagnata dall'Ambasciatore d'Italia Alessandro De Pedys, durante la sua recentissima visita ufficiale in Polonia. La data era infatti quella in cui ricorre la Festa di Indipendenza della Polonia. Anche la forza delle tradizioni ha del resto un suo peso specifico. I polacchi ricordano ancora e bene la novita' di usi e costumi rinascimentali italiani introdotti nella corte cinquecentesca di Cracovia da una loro Regina come l'italiana Duchessa di Bari Bona Sforza. 150 anni fa, in epoca postunitaria, tocco' poi al garibaldino bergamasco Francesco Nullo venire a combattere e morire a fianco dei polacchi insorti contro gli invasori zaristi. Gia' agli inizi del '900 in entrambi i Paesi esistevano svariati Comitati di Amicizia e l'Italia annovero' in Parlamento (con la mozione del 7 dicembre 1915 dell'Onorevole Montresor) la causa dell'Unita' della Polonia tra le motivazioni del suo ingresso in guerra nel primo conflitto mondiale. 

Storia e Cultura a parte, stretti legami militar-industriali sussistono oggi, con la recente scelta del Governo di Varsavia di acquisire velivoli M-346della nostra Alenia Aermacchi per l'addestramento dei piloti militari polacchi. Oltre a cio', l'Italia per volumi di investimenti in territorio polacco e' preceduta solo da colossi dell'economia mondiale come Germania, Russia e Cina. Anche per queste ragioni non ha piu' di tanto sorpreso gli osservatori internazionali il fatto che sia stata l'Italia l'unico Paese europeo presente alle celebrazioni dell' 11 novembre a Varsavia, con un Ministro della Difesa in carica, formalmente invitato in quanto tale. 

Cerimonie e ricorrenze storiche, insomma, finiscono assai spesso  per caricarsi di attualizzanti valenze metapolitiche. Inevitabile, dunque, che cio' accada anche a Brindisi per il ricordo dei fatti del 1944. L'aeroporto militare pugliese, da cui oggi partono aiuti umanitari dell'ONU per i diseredati di ogni angolo del mondo, e' lo stesso da cui 70 anni addietro partivano aerei dello schieramento alleato anglo-americano: con alla guida anche piloti polacchi, erano tutti diretti a Varsavia a dar man forte a quanti erano insorti in armi contro gli invasori occupanti Nazisti. 

Come da Brindisi, numerosi aerei partirono anche da altre province limitrofe per andare a sostenere il contrasto alle forze della Germania hitleriana: con l'intento di fiaccare l'ancora non domato nemico militare degli Alleati. Lo stesso che, in piu', nel Governatorato Generale di Polonia aveva programmato di risolvere definitivamente il problema degli Ebrei: prima deportandoli in massa e poi sterminandoli sistematicamente nell'inferno concentrazionario con lavori coatti, malnutrizione, fame, epidemie indotte, fucilazioni e gas Zyklon-B.  

Gli Alleati in Puglia dopo l'8 Settembre

In quel delicato frangente storico successivo all' 8 Settembre, che vide l'Italia ancora tragicamente divisa in due, con gli Anglo-americani al Sud e gli occupanti Tedeschi arroccati al Centro-Nord, la Puglia fu un teatro operativo di cruciale importanza militare. Cio' in modo particolare -- com'e' oggi pressoche' concordemente riconosciuto dai principali storiografi contemporanei tra cui l'oxfordiano Paul Davies  -- per lo schieramento e l'avanzata che da li' fu reso possibile delle forze militari Alleate: in risalita nella Penisola, per la Liberazione dell'Italia e la riconquista della Democrazia. Insieme alle forze terrestri del mitico Secondo Corpo d'Armata dell'eroe di Montecassino, il Generale polacco Wladislaw Anders, diversi furono i reparti presenti in Puglia  dell' Aviazione alleata. Tra questi, spiccavano, specie per il record detenuto di aerei tedeschi abbattuti nella Battaglia d'Inghilterra, gli audaci piloti polacchi inquadrati nella RAF, che dalla base di Brindisi-Casale accorsero in aiuto dei loro compatrioti insorti a Varsavia nell'agosto del 1944.

I soccorsi aerei da Brindisi a Varsavia 

Si tratto' nella fattispecie di una serie di missioni di aero-soccorso, poco meno di una ventina, ciascuna e tutte condotte con coraggio ed abnegazione esemplari, a bordo di quadrimotori Halifax e Liberator. I piloti che decollarono da Brindisi sapevano bene che molti di loro erano destinati all'estremo sacrificio, non essendo stata loro concessa dai pur co-belligeranti Sovietici, per ordine di Stalin, neppure  la possibilita' di fare rifornimento di carburante nelle basi aeree russe. Stesso destino riservato ai piloti della SAAF, l'Aviazione Sud Africana, che oltre che in Polonia compirono missioni di rilevante spessore bellico anche in Sicilia e nel Dodecaneso. I calcoli gia' parlavano da se': volo non stop della prevedibile durata di non meno di 12 ore complessive; 9000 i litri di benzina in serbatoio, sufficienti a malapena a coprire i circa 3200 chilometri di rotta; profilo della missione: arrivare sul punto assegnato, effettuare il lancio dei contenitori recanti armi, munizioni, radio, viveri e medicinale, e rientrare alla base. 

In un mese e mezzo di ripetute azioni di appoggio aereo, solo tra polacchi, inglesi ed americani il numero dei caduti si stima sia stato intorno ai 200. Le spoglie di molti di essi riposano oggi nel Cimitero Militare Polacco di Casamassima: in un esemplare contesto di vicinanza interreligiosa che accosta nel comune ricordo dei Caduti in guerra -- sia di fede cattolica che cristiano-ortodossa, protestante ed ebraica -- tutti gli eredi attuali della Pace per cui essi si batterono.

La cerimonia per il 70mo anniversario del sacrificio dei piloti polacchi ed alleati.

Con oggi al suo vertice supremo -- e per la prima volta nella sua storia -- un valoroso e carismatico Ufficiale Pilota figlio della generosa e forte Terra di Puglia, il Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa, la Forza Armata dell' Aria ha voluto rendere un omaggio duraturo e perenne alla memoria di quanti seppero e vollero sfidare  avversita' di ogni genere, per portare in volo a piu' riprese da Brindisi agli Insorti di Varsavia gli aiuti di cui abbisognavano in un cruento quanto impari scontro col nemico. 

Per un parterre di invitati d' eccezione tra cui diverse Autorita' militari, diplomatiche, civili e religiose dei due Paesi compresi alcuni rappresentanti del Corpo dei Consoli Onorari qui accreditati, la cerimonia ufficiale e' stata sobriamente programmata con al culmine degli onori il disvelamento di una  lapide marmorea a ricordo dei caduti.  Incisa con un toccante testo bilingue, essa viene donata alla locale Comunita' grazie ad uno spontaneo atto mecenatizio di un privato cittadino, il Signor Angelo Antresini, professionalmente attivo nell'interscambio agro-alimentare internazionale ed impegnato sostenitore dell'amicizia italo-polacca. 

Per determinazione dello Stato Maggiore AM, la lapide, realizzata nei laboratori della rinomata azienda Romagno Marmi (fiore all'occhiello da oltre mezzo secolo dell'artigianato artistico pugliese e del made in Italy, con una sede logistica per il mercato estero a Londra), restera' collocata all'interno del Distaccamento Aeroportuale di Brindisi. Li' dove ha cioe' anche sede, ormai da un compiuto ventennio, una base logistica delle Nazioni Unite che gestisce diversi  programmi internazionali di Pronto Intervento Umanitario: mediante aiuti ai rifugiati ed alle popolazioni in difficolta', in sintonia con il Programma Alimentare Mondiale.

Il contesto internazionale  attuale

Per il ricordo congiunto del nobile ed eroico gesto aviatorio del 1944, la Polonia ha inviato in Italia una Delegazione ufficiale di due Ministeri, Esteri e Cultura. I Ministri Consiglieri Krzysztof Strzalka e Krzysztof Kunert sono prima attesi al loro arrivo a Roma, per essere ricevuti al Palazzo dell' Aeronautica dal Capo di Stato Maggiore Generale Pasquale Preziosa, insieme all'Ambasciatore di Polonia in Italia Woiciech Ponikiewski, al Capo del Cerimoniale Diplomatico della R.I. Ministro Plenipotenziario Riccardo Guariglia. ed a Monsignor Pawel Pstzanik della Segreteria di Stato della S. Sede. Quindi, in stretta prosecuzione protocollare, la cerimonia all' Aeroporto Militare di Brindisi oggi al comando del Colonnello Luca Bianciardi, con l'allocuzione del Generale Gabriele Salvestroni, Comandante Logistico dell'AM, presenti le massime Autorita' militari interforze, civili e religiose, unitamente ad un pubblico ristretto ed agli operatori dei media accreditati. 

Ben oltre le pur precise configurazioni del Cerimoniale, l'evento testimonia piu' estesamente un' ulteriore sfaccettatura dell' elevato picco di prestigio istituzionale raggiunto, in concorde affiancamento, dai due Paesi in piu' settori: spaziando in utile sinergia dalla Cultura alle Scienze, come dalla Tecnologia al Commercio. Per poi trovare un suggello diplomatico obiettivamente senza precedenti sia nella cooperazione bilaterale che in quella multilaterale ed europea: la quale ultima, come pure e' stato a piu' riprese e con utile pertinenza rimarcato, ben significativamente oggi vede il polacco Donald Tusk Presidente del Consiglio Europeo, con l'italiana Federica Mogherini al suo fianco quale Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dei 28 Governi UE.

Leonardo A. Losito

Pubblicato: 21/11/2014
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