N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

LAZIO SERVICE, SANTORI: SCANDALI E OMERTÀ NON FERMANO ZINGARETTI

 Anche in agosto prosegue la nominopoli rossa. Presentata interrogazione a Zingaretti su nuove figure dirigenziali in Lazio Service e sulle promozioni del personale di staff dell' Amministratore Unico. 

LAZIO SERVICE, SANTORI: SCANDALI E OMERTÀ NON FERMANO ZINGARETTI

 "A pensar male non si sbaglia mai, soprattutto in agosto. Fa bene il premier Renzi a tagliare denaro alle regioni se poi i fondi pubblici vengono sperperati dal campione degli sprechi Nicola Zingaretti. Soprattutto dopo aver visto all'opera il nuovo manager di Lazio Service S.p.A. che a testa bassa pensa prima alle promozioni del suo staff anziché ridefinire in maniera sistematica, meritocratica e trasparente tutti gli inquadramenti dei dipendenti di Lazio Service che svolgono da anni di fatto mansioni superiori. Inoltre l'avviso interno per il conferimento di due incarichi di responsabilità di coordinamento non andati a buon fine, ha posto le basi per espletare la ricerca a soggetti esterni l'Azienda, in continuità con quanto barbaramente ha fatto e sta continuando a fare questa Amministrazione regionale, che tanto straparla di spending review" lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio che ha presentato un interrogazione urgente sul tema. 

"A Zingaretti non è bastata l'inchiesta sulle tangenti dell'immobile in affitto di Lazio Service, che vede coinvolto il deputato del PD Di Stefano. Su questi fatti la giunta regionale deve ancora delle spiegazioni in un clima omertoso degno del miglior clan. Oltretutto oggi continua la nominopoli e le promozioni per gli amici degli amici anche a ferragosto mentre il buon senso suggerirebbe l'ordinaria amministrazione anche in vista dell'accorpamento tra Lazio Service e Lait, pensata dal consiglio regionale in ottica di risparmio. Questi vergognosi atti, già fortemente criticati dalle organizzazioni sindacali, devono essere messi nel cassetto e aspettare un riassetto generale che sia realmente trasparente e meritocratico. Il rischio di altri contenziosi, già all'ordine del giorno in Lazio Service, permane alto. Chi pagherà per queste scelte aziendali assurde? Se Zingaretti non interverrà è evidente la sua complicità" conclude Santori. 

Roma 14 agosto 2015 

Pubblicato: 14/08/2015
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