N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Stefania P. Nosnan autrice de La verità nascosta e LA BICICLETTA NERA

Romanzo in concorso per il Premio Campiello e per il Premio Stresa 

by Rosa Spampanato

Stefania P. Nosnan autrice de La verità nascosta e LA BICICLETTA NERA
 ci racconti chi è Stefania P. Nosnan?
"Sono  friulana (e lo sottolineo con orgoglio) mi piace viaggiare e leggere. Per dieci anni ho vissuto ai Castelli Romani, un posto meraviglioso che mi ha dato la possibilità di immergermi nella storia e nell’arte, ma il richiamo alle mie origini mi ha riportato a Udine."

Il suo romanzo "La bicicletta nera", è ispirato a una storia vera... Ecco ci racconti qualcosa:
"Sì, è tratto da una storia realmente accaduta, ma non della mia famiglia qualche anno fa, conobbi il discendente del protagonista del romanzo, mi raccontò la sua vicenda familiare, e ne rimasi affascinata. Durante il racconto immaginai il tutto, così chiesi il permesso di riportare per iscritto l’intera narrazione, dando vita alla BICICLETTA NERA.

Quando ha iniziato la stesura del romanzo? 
All’inizio, (e stiamo parlando del 2016),erano tante bozze, poi un giorno ho iniziato a sistemarle e a dare loro una forma leggibile. Alcune parti sono romanzate, quindi non volevo fare errori storici, lo studio intrapreso mi ha aperto nuovi orizzonti e nuove storie da raccontare".

Quali, le difficoltà che incontra uno scrittore nel raccontare una storia vera:
“Chi legge dovrebbe entrare in empatia con i protagonisti e la storia. Dalle recensioni ricevute, tutte positive per fortuna, posso affermare che con La Bicicletta Nera ci sono riuscita"

Ci spieghi, perché questo nome?
"La bicicletta all’epoca era il mezzo per andare a lavorare, per viaggiare, per commerciare. Un  bene prezioso specie in quel periodo di guerra e povertà. Dai racconti che ho di mio nonno, ricordo che lui stesso usò la sua bicicletta per fare il viaggio di nozze "

Quanto di Emma e di Umberto (i protagonisti del romanzo) c’è in lei?
I nomi dei protagonisti sono un tributo a mia nipote e a mio nonno, il quale mi teneva sulle ginocchia raccontandomi episodi della Seconda guerra mondiale. In ogni romanzo metto qualcosa di me specie nelle donne che descrivo, tutte con un carattere forte e combattivo.”

Com’è riuscita a coniugare il tutto con la sua vita privata?
"non è stato facile, la mia famiglia e gli amici, hanno compreso bene il lavoro che stavo facendo. La fatica è stata ricompensata quando sono arrivate le recensioni e la candidatura al premio Campiello e al premio Stresa."

Quando scrive, da cosa viene ispirata?
Da tutto quello che mi  emoziona, che rimane impresso nella mente per giorni e giorni.  Mi fermo ad ascoltare e guardare la gente che mi circonda immaginando la loro vita, i loro sogni e le loro speranze"

Cosa si sente di consigliare a un giovane che vorrebbe approcciarsi al mondo della scrittura?

Di leggere, leggere e leggere e di essere umili, una caratteristica che deve essere un punto fermo. Inoltre di non farsi prendere dalla voglia di pubblicare a tutti i costi, così da accettare contratti da case editrici a pagamento; da quelle è meglio starci lontano."
 
Quali sono i suoi autori preferiti?
James Patterdon, Lilli Gruber, Hannah Arendt ed E. Wiesel
 
Impegni per il futuro? 
Sono entrata in editing con un romanzo storico sulle Portatrici Carniche che verrà pubblicato da Ensemble Edizioni dal titolo Una salita per amore la cui prefazione è stata scritta da Manuela Di Centa. A novembre con Bertoni Editore pubblicherò un romanzo giallo contemporaneo ambientato a New York. Inoltre sono entrata a far parte di un Magazine  per la rubrica Libri e sono attiva in alcuni progetti contro la violenza verso le donne e il bullismo.
Pubblicato: 16/05/2019
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