N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 167° Dicembre 2024 Anno XIV°  

CAVALLI D’AUTORE Edizione a Siena

 

CAVALLI D’AUTORE  Edizione a Siena
 
 
L’amore dei senesi per il cavallo viene dal cuore, un amore che nasce nella culla e dura per tutta la vita. Ogni contradaiolo ha il ‘suo’ cavallo, ogni contradaiolo ha esultato per l’arrivo nella stalla di un bombolone, o ha imprecato per una brenna. E ha pregato perché il suo barbero tornasse vincitore. Il cavallo, per i senesi, è più di un cavallo, è anima. E proprio al cavallo, a questo ‘strumento del destino’, è dedicata da 6 anni la mostra “Cavalli d’autore” ideata da Elena Conti, giornalista e prestataall’organizzazione di eventi.
 
Come ci dice Elena Conti – mi sono ritrovata per caso a dipingere i cavalli, proprio per un’idea che era nata di una mostra sul cavallo a Siena. Pur non essendo contradaiola, il cavallo mi piace come forma, come simbolo – premette – ed è qualcosa che ci rappresenta, un elemento emblematico, tutti lo amano, ma spesso fuori dalla città questo lo si percepisce in modo distorto. All’inizio la mostra raccoglieva opere di artisti locali, adesso ha respiro internazionale – aggiunge con orgoglio – scelgo io gli artisti e li faccio raccontare, per capire meglio le cose che fanno. Il progetto è cresciuto di anno in anno”. 
 
Saper comunicare e presentare i propri lavori è un valore aggiunto, è una fortuna, che ho da giornalista, di poter abbinare queste competenze all’arte – sottolinea Elena – soprattutto devo dire che grazie ai social, Facebook in particolare, è possibile mettere in mostra i propri lavori. Vengo spesso contattata, di recente mi hanno cercato da Dubai e da una galleria di Roma, che ha chiesto di poter concludere lì a mostra, e così hanno scelto alcune opere. Il social sono diventati un medium fondamentale per veicolare l’arte e il personale messaggio”. 
 
by Elena Conti
 
Il 3 novembre si è conclusa la sesta edizione di Cavalli d’Autore, la mostra che ha trasformato il Complesso Museale Santa Maria della Scala in un racconto vivente di arte e simbolismo senese. Nel mese di ottobre, circa 9.500 visitatori hanno avuto l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica, oltre 3.000 sono entrati appositamente per ammirare l’esposizione. È stato un mese straordinario, ricco di impegno, momenti intensi, risate e profonde connessioni. La scelta degli artisti, l’arrivo delle opere, l’allestimento, gli incontri con i visitatori, le scuole e le associazioni hanno contribuito a creare un’atmosfera speciale. E poi, come sempre, è arrivato il momento della chiusura: le opere sono state staccate dalle pareti, timbrate, imballate e spedite verso nuove destinazioni, pronte per vivere altre avventure.
 
Le opere sono ora più ricche, portano con loro gli sguardi curiosi dei visitatori e le domande dei bambini, che si fermavano a scrutare, toccare e cercare i dettagli nascosti, come quelli nell’opera Caccia al Tesoro di Tommaso Andreini. Il pittore senese, autore del Palio del luglio 2016, ha raffigurato un guerriero medievale su un cavallo ornato da una ricca gualdrappa, inserendo nella trama del dipinto cinque piccoli insetti. Questo omaggio alla grandezza della natura e al ruolo fondamentale delle api impollinatrici, che rischiano di scomparire, ha affascinato i visitatori, che si fermavano a lungo di fronte al quadro alla ricerca di questi delicati dettagli, difficili da scoprire.
 
In sei anni dalla prima edizione della mostra, molte cose sono cambiate, ma una costante è rimasta: la possibilità di esporre in un luogo iconico come il Santa Maria della Scala. La selezione degli artisti si è evoluta, arricchendosi di nuovi talenti internazionali nell’ambito dell’arte equestre, senza mai perdere il legame con la tradizione, includendo senesi e autori legati al Palio e al Masgalano. Accanto a loro, artisti provenienti da ogni angolo del mondo hanno interpretato il cavallo con innumerevoli tecniche e visioni, creando un’atmosfera magica che ha spinto il pubblico a interagire con le opere. L’arte, infatti, ha aperto le porte a nuovi incontri, conversazioni e legami che resteranno nel nostro cuore.
 
Come ha scritto Diana Di Nuzzo, nel suo testo di introduzione al ritorno in Italia dell’artista equestre argentina Vivianne Duchini: “Osservando le opere, si prova lo stesso sentimento ancestrale che pervade chiunque si trovi in presenza di animali dalla carica simbolica forte quanto quella incarnata dai cavalli. In tutte le culture antiche, infatti, il cavallo è stato un’icona di potere, prestigio, libertà, ed è sempre stato associato a valori positivi”. Questa riflessione ben si applica a tutte le opere di quest’edizione di Cavalli d’Autore, un evento esclusivo su invito, inserito nel programma “Go-Kart 2024 La Stella di Brio” di Stefano Berrettini. La mostra ha sempre voluto esprimere l’amoreprofondo che lega la città di Siena al cavallo, simbolo di bellezza e forza, protagonista da secoli della vita senese.
 
Gli artisti di questa edizione provenivano da Albania, Argentina, Bulgaria, Canada, Mongolia, Stati Uniti e, naturalmente, Italia. Le loro opere, cariche di impatto emotivo, sono state realizzate appositamente per l’evento, esplorando il tema del cavallo nelle sue infinite sfumature. Dall’impegno degli artisti, che hanno dato vita a omaggi unici alla figura del cavallo, è emersa una passione che anima Siena, dove il cavallo è sempre stato protagonista, non solo nel Palio, ma anche nella vita quotidiana. La mostra, teatrale e suggestiva, ha spinto il pubblico a riflettere, emozionarsi e commentare. Perché, come sappiamo, uno degli scopi principali dell’arte è proprio quello di scuotere i sentimenti e liberare la mente da schemi predefiniti.
 
Ora che le luci si sono spente, resta una dolce malinconia, ma anche la consapevolezza che quel luogo è il contesto perfetto per ospitare un tema così legato alla tradizione e alla cultura senese. Come ha scritto Maria Cristina Magri su Cavallo Magazine: “Siena è una città che ha nel cavallo un simbolo condiviso e una passione diffusa. Avere nel suo cuore, proprio lì, davanti alla facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta, una raccolta di immagini che lo evocano piace. E molto. Non solo ai turisti, ovviamente, che associano fortemente l’immagine della città del Palio ai suoi protagonisti indiscussi, ma Cavalli d’Autore riesce anche in una sfida più grande: attirare i senesi. [...] È stato emozionante sedersi su una delle panche che arredano le sale e osservare chi entrava.
 
Turisti, certo, ma anche tanti senesi che, amando i cavalli, avevano già visto altre mostre simili in giro per l’Italia. [...] Circondati dalle opere, ci si sentiva davvero immersi nell’anima di Siena e nel cuore pulsante dei suoi cavalli. Ecco, questo è stato bello sentire: che lì, in mezzo a sculture e dipinti che raffigurano cavalli, eravamo davvero con la gente di cavalli e di Siena.”
 
Gente di cavalli, usa questa espressione Maria Cristina Magri, perché la gente di cavalli è diversa. I visitatori e gli artisti, tutti, pur con storie diverse, sono accomunati da una forte connessione emotiva con questo magnifico animale. “Chiedimi di mostrarti poesia in movimento, e ti mostrerò un cavallo”, scriveva il drammaturgo inglese Ben Jonson. Il cavallo è un soggetto consacrato nella storia dell’arte, e gli artisti selezionati per l’edizione 2024 di Cavalli d’Autore avevano quasi tutti una storia che li lega a questo splendido animale.
 
Stephen McGarva, di origine scozzese-canadese ma proveniente dalla California, ha esposto per la seconda volta a Cavalli d’Autore, presentando la sua straordinaria tecnica in bianco e nero fatta di puntini che danno vita a disegni. Animalista convinto, autore di libri e trasmissioni televisive in difesa degli animali, McGarva, arrivato a Siena per conoscere meglio il nostro Palio, è diventato uno dei nostri più appassionati sostenitori.
 
A inizio novembre, un gigantesco incendio in California ha messo a rischio la vita di 150 cavalli in vari allevamenti. “L’incendio è stato devastante”, mi ha raccontato McGarva. “Alcuni amici hanno perso case e animali, e il fuoco si è diffuso molto rapidamente. I pompieri avevano creato una linea di protezione sulla collina, ma quando ci sono passato per salvare i cavalli, la situazione era critica. Dovevamo portare via più di 80 animali, ma non avevamo abbastanza camion. Alla fine, siamo riusciti a salvarli tutti, ma da un lato della strada alcuni cavalli erano stati lasciati indietro, intrappolati dal fuoco.
 
Fortunatamente, un canadair è intervenuto liberando una via di fuga, e siamo riusciti a salvarli tutti. Ora sono esausto, ma felice”. Ecco, questa è la gente di cavalli: una passione profonda che va oltre l’arte.
 
McGarva è stato solo uno degli artisti di Cavalli d’Autore che ha condiviso la sua arte e la sua passione per i cavalli con i bambini della scuola elementare San Girolamo e con i disabili del Laboratorio, emozionando tutti con la sua storia e il suo impegno. Tutte le opere erano interessanti, ma ne ricordo alcune, quelle che più hanno colpito i visitatori: Intreccio di pace, di Renato Ferretti, un maestoso cavallo di circa due metri realizzato con 10.000 rametti di ulivo intrecciati, simbolo di speranza in un periodo segnato dai conflitti.
 
Nella prima sala della mostra, Idea Balzana di Sandra Petreni che proponeva due dipinti di cavalli, uno bianco e uno nero, in dimensioni naturali, che sembravano uscire dalla tela per interagire con lo spazio, brucando il fieno e con le briglie in pelle che si estendevano oltre i bordi del quadro, accentuando il realismo. Al centro della sala, Con-Pony di Ilaria Di Meo, una scultura realizzata interamente con pezzi di plastica e giocattoli in disuso, per spingerci a riflettere sul nostro impatto ambientale, trasformando il pony in un potente simbolo di un futuro più sostenibile. Ora che le luci si sono spente, resta un po’ di malinconia e l’auspicio di ritrovarsi il prossimo anno con una nuova edizione piena di sorprese.
 
Per questa edizione, hanno esposto:
Luisa Albert, Tommaso Andreini (Palio 2016), Lara Androvandi (Masgalano 2024), Enrica Capone, Elena Conti, Ilaria Di Meo, Vivianne Duchini, Michi Grassi, Wolfgang Alexander Kossuth, Erika Lavosi, Carol Marano, Fabio Mazzieri (Palio 1985), Stephen McGarva, Graziano Moscatelli, Sandra Petreni, Rita Petti (Palio 2005), Daniele Righi Ricco, Giovanna Romano, Mauro Russo, Federico Severino, Massimo Stecchi (Palio 2019), Iva Todorova, Yu Wang, Armand Xhomo, Daniele Zacchini. 
 
Pubblicato: 05/12/2024
Share:


Ultime interviste