N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Il Fauno di Vicidomini in prima nazionale al Teatro Vascello di Roma

Il Fauno di Vicidomini in prima nazionale al Teatro Vascello di Roma
Dopo i ripetuti successi di Scapezzo e Veni Vici Domini, il 28 Aprile, l'11 Maggio e il 26 Maggio, il più grande comico morente tornerà in prima nazionale al Teatro Vascello con l'inedito e attesissimo Fauno
«Lo spettacolo - dice - sarà una possessione visionaria, un autentico attentato all'uomo e al retaggio strutturale della sua narrazione, oscena apparizione di un Satiro con gambe caprine e zoccoli, puro sberleffo del senso». Secondo Vicidomini, infatti, «la comicità non è un riflesso del sociale, è manifestazione dionisiaca e amorale che sconquassa l’ordine proiettato dall’uomo sulle cose, (...) un cortocircuito tra quel caos meraviglioso che è la natura e il senso che la razza umana gli ha arbitrariamente proiettato». Il Fauno archetipico, dunque, si ridesterà su uno sfondo rarefatto e surreale, cantando il fallimento universale
Aspetto interessante per uno spettacolo comico, l'interazione con un habitat acustico realizzato con il musicista sperimentale Ndriu Marziano. Vicidomini, interagendo con un flusso di suoni e musica, opererà in simbiosi con esclusivi utensili scenici e protesi appositamente realizzate. I brani inediti, composti e eseguiti  elettronicamente dal Maestro Piero Umiliani - tra i maggiori musicisti italiani di tutti i tempi – scandiranno il respiro di un’azione sempre sospesa, affrancata totalmente dal reale. Alla stessa maniera, le maschere, animali e demoniache, realizzate da DEM, contribuiranno a evidenziare "quel mistero ancestrale a fondamento dell’esistenza", tema molto caro e sempre più ricorrente nell'opera di Vicidomini.
Amata dagli addetti ai lavori e da un pubblico prevalentemente popolare, la riconoscibile scrittura umoristica di Nicola Vicidomini e il suo teatro rappresentano una garanzia di divertimento estremo nel rigenerare la grande tradizione umoristica europea dall'attuale, dilagante omologazione e risultano oggetto, non solo in Italia, di saggi universitari.
«È più che comico, è hylare», sostiene il critico e drammaturgo Enrico Bernard, e prosegue, «giullare dalla forma che ha profonde radici nella tradizione drammaturgica, ma anche modernissimo uomo in rivolta alla Camus, Vicidomini incarna tutte le angosce e la rabbia del nostro tempo». Per Giorgio Focas dell'Università di Barcellona «se in Europa esiste ancora una vera Commedia dell'Arte, nella sua più profonda, contemporanea urgenza, è riscontrabile solo nel teatro e nella comicità di Nicola Vicidomini». Lo scrittore Fulvio Abbate dichiara, senza mezze misure che «nella squadra di calcio dei grandi del teatro ci saranno Antonin Artaud, Bene Carmelo e ci sarà anche Vicidomini Nicola». È Nino Frassica, assiduo frequentatore delle platee dove il comico si esibisce, a manifestare il suo più vivo apprezzamento scrivendo: «unico e originalissimo, continua a meravigliare e a far godere chi lo va a vedere».
 

 

Pubblicato: 23/04/2019
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