N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 166° Novembre 2024 Anno XIV°  

Crisi siriana: la Germania auspica una soluzione diplomatica.

In queste ultime ore, tuttavia, per evitare gli attacchi militari in Siria, la Russia sta racccogliendo e rilanciando la condizione posta dal segretario di Stato americano John Kerry: mettere i depositi di armi chimiche siriane sotto il controllo internazionale. 

Crisi siriana: la Germania auspica una soluzione diplomatica.

Siria: attacco prossimo, ma non imminente? Le ipotesi e le voci di un intervento militare in Siria, hanno diviso nei giorni scorsi, sempre di più, Russia e Stati Uniti ed avvicinato moltissimo Mosca a Damasco. Il Cremlino difende l’alleato siriano ed il presidente Bashar al Assad ha avvertito: un attacco privo del mandato dell’Onu avrebbe conseguenze gravissime.

In queste ultime ore, tuttavia, per evitare gli attacchi militari in Siria, la Russia sta racccogliendo e rilanciando la condizione posta dal segretario di Stato americano John Kerry:  il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha chiesto al capo della diplomazia siriana Walid al Muallim di mettere le incriminate “armi chimiche” sotto il controllo internazionale. Ha detto Serghiei Lavrov: “Chiediamo al governo siriano di raggiungere un accordo per mettere i suoi depositi di armi chimiche sotto il controllo internazionale, siamo disponibili da subito a collaborare in tal senso se questo servirà a evitare un attacco militare”.
Verso il 3 dicembre  2012 notizie di intelligence informavano che l'esercito siriano aveva iniziato a mescolare elementi chimici per la produzione di gas Sarin, micidiale arma chimica che oggi gli Usa sostengono essere stato usato contro i ribelli e contro la popolazione inerme siriana. (Il Sarin è un gas nervino che provoca convulsioni, arresto respiratorio e morte). Tuttavia Damasco ha risposto  affermando che "in nessuna situazione ha usato e userà le armi chimiche contro il suo popolo".
 Il regime di Damasco possiede dunque oltre al gas nervino sarin, altre scorte di gas mostarda (la vescicante e mortale iprite),  e il più letale Vx. La confinante Turchia è stata dotata di Patriot dagli olandesi e dai tedeschi, i medesimi che la fornirono  nel 2003 durante l’invasione dell’Iraq, per difendersi dai missili Scud siriani.
Il fatto che Damasco possieda armi chimiche per la distruzione di massa è fatto assai pericoloso, non è da dimenticare infatti, che Washington decise di invadere l'Iraq proprio per il medesimo motivo.
Pubblicato: 10/09/2013
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