Il popolo della famiglia, operatori di speranza
by Nicola Di Matteo
“Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri ‘ego’ sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli” sono le parole di Papa Francesco pronunciate in una piazza San Pietro vuota e lucida di pioggia, in un silenzio che echeggiava milioni di preghiere e un bisogno universale di speranza. Sono parole piene di verità. Sono parole piene di conforto. Sono parole che ci orientano al bene. Siamo in un periodo di dura prova a causa della diffusione del covid-19. Siamo in un periodo che mostra l’abnegazione del mondo sanitario, della protezione civile e delle forze dell’ordine insieme al senso di responsabilità di tanti cittadini. Eppure, l’epidemia ci ha colti impreparati. Di qui l’incertezza, la confusione, e a volte la paura di questi giorni. Di qui le città che si svuotano di vita. Siamo in un periodo difficile. Il popolo della famiglia si è sempre mostrato a sostegno dei più deboli, di chi non ha voce. Abbiamo esposto fortemente le nostre idee. Siamo stati i primi a gridare a gran voce che solo il lockdown poteva salvare l’Italia, che ci si salva solo con l’autoisolamento. Abbiamo dato a livello economico un’idea di svolta con l’helicopter money. Tutto spiegato in maniera magistrale dal nostro presidente Mario Adiolfi, nelle sue dirette, nei suoi post, nei suoi articoli. Un popolo sempre pronto e disponibile per l’altro.
“Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni” è con queste parole del Papa che mi rendo sempre più conto quanto sia importante essere uniti. È il tempo del coraggio. È il tempo delle giuste scelte. È il tempo del vero cambiamento. È il tempo della preghiera. Oggi più che mai. Oggi che la nostra vita è stata stravolta. Il mio pensiero a tutti gli amici da nord a sud, a loro il mio esserci, la mia presenza. Alle vittime il mio silenzio, il mio rispetto, la mia preghiera. Ma come Popolo della Famiglia noi ci siamo e continuiamo e continueremo ad essere presenti, a lottare con il nostro buonsenso e la voglia di essere operatori del vero cambiamento. Sempre più forti, sempre più uniti.
Pubblicato: 30/03/2020